Mentre gli altri giallorossi, quelli di Josè Mourinho, si facevano bloccare sullo 0 a 0 all'Olimpico contro il Genoa, al Tre Fontane la Roma Femminile sbrigava la pratica Pomigliano. 5 a 2 il risultato finale, con reti di Serturini e doppiette di Haavi e Lazaro. Una partita iniziata in salita, con il vantaggio ospite su calcio di rigore realizzato da Salvatori Rinaldi, poi la rimonta completata nel recupero del primo tempo e un rientro in campo fulminante, con la neoentrata Della Peruta che brucia Linari in velocità e mette nel sacco la rete del 2 a 2.
Un pareggio che dura poco, visto che poi si scatena ancora Haavi e la spagnola Paloma Lazaro. Ottava vittoria di fila, secondo posto confermato e sguardo sicuro al futuro. "I tre punti sono molto importanti per la classifica - ha detto il mister Alessandro Spugna - perché ci permettono di arrivare bene alla sfida con l'Inter, poi sappiamo che il calendario è difficilissimo. Però è stata una bella vittoria, qualcosa abbiamo rischiato, l'avevamo messo in preventivo perché era una formazione messa in campo con parecchie giocatrici offensive"
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L'attesa di Elena Linari - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo
La calciatrice della Roma Femminile ha firmato la vittoria contro l'Empoli ed è a caccia di nuovi trofei.
1. Il centrocampo della Roma femminile
Un mix di talento e muscoli, fisico e tecnica. Nel 3-5-2 disegnato da mister Alessandro Spugna il cuore della formazione è composto dal trio Andressa - Giugliano - Greggi. Tre calciatrici diverse, tre centrocampiste che si incastrano alla perfezione. Le chiavi sono nei piedi della numero 10 e capitana, che detta i tempi, scandisce i ritmi di tutta la formazione. I suoi passaggi filtranti sono una delizia per chi li guarda e una piaga per le difese avversarie.
Poi c'è Andressa, nome completo Alves Da Silva, classe 1992, veterana dell'undici giallorosso insieme ad Haavi. La brasiliana si muove in maniera elegante ed efficace, si fa trovare ovunque, in difesa e in attacco, tanto da mettere il suo zampino in almeno tre gol. Gli ultimi due su tutti, quelli di Paloma.
Infine c'è Giada Greggi, la legna della mediana, solida e sicura. Frangiflutti dell'azione del Pomigliano, pulisce ogni pallone che recupera mettendo ordine, aprendo nuovi canali. Partita autorevole.
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2. Lo sprint di Haavi
Quando la norvegese prende il pallone c'è sempre la sensazione che stia per succedere qualcosa di importante. Il tempo si ferma ma l'azione continua. Emilie Haavi è pronta a confondere in qualsiasi momento, con il corpo, le gambe, con i piedi, anche con le mani, con le braccia, con i capelli. Non sai mai da che parte possa andare, cosa possa fare.
Inizialmente Spugna la mette in attacco, al fianco di Paloma Lazaro, ma è quando la sposta sulla fascia che Haavi inizia a dare il suo meglio. Avere la linea laterale alle sue spalle, infatti, fomenta la norvegese, la rende più sicura, più imprevedibile. Così prende palla in continuazione, scappa via, punta l'area, sguscia. Il gol del momentaneo 4 a 2 è l'emblema del suo modo di giocare: prende palla da Greggi, mette nel mirino l'avversaria, la sua postura non da punti di riferimento. Potrebbe passarla al limite dell'aria, rientrare sul destro, in fondo per scappare sulla sinistra c'è poco spazio. E infatti è lì che si butta la numero 11, per poi fulminare l'estrema difensora del Pomigliano.
"Si è ambientata molto bene, penso proprio che Roma le piaccia - ha spiegato ancora Spugna - oggi ha fatto una doppietta, è una giocatrice brava che abbiamo seguito e voluto. È una grande professionista, eravamo certi delle sue qualità. Lei è stata molto brava a inserirsi subito, ma anche il gruppo ad accoglierla".
3 gol in 3 partite, tutte da titolare, con tanto di 2 assist per il nuovo acquisto giallorosso. Che di certo non vuole fermarsi ora che ha iniziato a correre.
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Paloma Lazaro, dal calcetto a ricreazione ai gol con la Roma Femminile - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo
3. La favola del Pomigliano
Tornassimo indietro di tre anni, del Pomigliano Femminile non troveremmo traccia. La squadra campana nasce proprio nel 2019 e nel giro di tre anni scala le categorie del calcio femminile italiano. Prima la promozione in B, poi il secondo posto dietro la Lazio e l'approdo in A. "Siamo la cenerentola del campionato - raccontano i ragazzi al suo seguito delle bianco azzurre - qui ci confrontiamo con squadre come la Roma, l'Inter, la Juventus. Siamo una cittadina di 40 mila abitanti, però non ci facciamo mettere paura da nessuno".
Un progetto nato per idea di Raffaele Pipolo, che decide di esaudire il sogno della figlia, scomparsa per un tumore: creare una squadra di calcio femminile. Così ha messo in piedi un progetto di livello. In campo, con la numero 10, c'è la Dalila Ippolito, classe 2002 di Buenos Aires in prestito dalla Juventus, il numero 9 è Deborah Salvatori Rinaldi, che ha segnato il gol del momentaneo vantaggio su rigore, Liucija Vaitukaityte, nominata migliore calciatrice lituana del 2021, in panchina invece Gaia Apicella, "la nostra capitana storica, che ci ha guidato dalla C alla A".
La classifica per ora dice settima posizione. La Cenerentola è pronta a stupire.
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