Un processo (teatrale) in cui il Dio del Calcio è incolpato di aver impedito il massimo splendore di Zinedine Zidane. Ecco il libro di Annibale Gagliani, tra Gianni Brera e Maradona.
Celebrare e ringraziare un idolo calcistico in modo originale, eccentrico, inconsueto: Annibale Gagliani ci è riuscito.
Se aveste intenzione di leggere questo libro, abbandonate l'idea di sfogliare pagine in cui vengono narrate soltanto le vicende sportive del giocatore in questione. Gagliani va oltre. Costruisce una vera e propria impalcatura teatrale in cui inserisce la carriera di Zinédine Yazid Zidane, e in cui fa muovere i vari protagonisti. La penna dell'autore non si accontenta di esaltare il calciatore franco-algerino, bensì la riveste di un'aura romanzesca, ma soprattutto poliziesca.
Per quale motivo poliziesca? Il titolo lo dice: Sentenza Zidane. Se c'è una sentenza, c'è anche un processo; se c'è un processo ci sono anche imputato, parte lesa, giudice, testimoni e tutta una serie di altre figure.
In questo caso, il mondo del pallone, in primis i tifosi, porta a processo il Dio del calcio, colui che Gianni Brera ha chiamato Eupalla. Con quale capo d'accusa? L'imputato, Eupalla, è chiamato a rispondere alle nefandezze compiute nei confronti di uno giocatori più sublimi della storia del calcio: Zinédine Yazid Zidane.
Un processo contro il Dio del calcio perché incolpato di aver impedito alla carriera di Zidane di splendere al massimo del suo potenziale, ma soprattutto di averla fatta terminare nel modo più meschino possibile, ovvero con la famosa testata nella finale dei mondiali del 2006. Già l'idea di fondo del libro sembra totalmente fuori dagli schemi, e per questo intrigante. Non credete? E non è finita qui...
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Il giudice del processo è lo stesso autore, Annibale Gagliani. I giurati sono cinque rappresentanti di alcuni sport precursori del calcio: lo Shēnsì cinese, ideatore nel 200 a.C. dello Tsu' Chu; la divinità giapponese Seidaimyōjin, protettore del Kemari; il Dáskalos del Partenone che idea l'Episkyros, disciplina giunta poi nell'Impero Romano e che assunse il nome di Harpastum; il Maraudeur medievale che, dal XII secolo, in Francia e in Cornovaglia, dette vita alla Soule francese. Le persone chiamate a testimoniare sono dieci: cinque personaggi sportivi viventi (Bruno Pizzul, Francesco Repice, Roberto Beccantini, Riccardo Cucchi e Massimo Callegari), che peraltro hanno contribuito attivamente alla stesura del libro, e cinque famose personalità vissute in epoche precedenti rispetto a quella di Zidane, ossia: Albert Camus, Charles Baudelaire, Jacques Brel, Caravaggio, Louis-Ferdinand Céline. Non vi state chiedendo che relazione possa mai esistere, per esempio, tra Caravaggio e Zidane?
Eupalla è l'imputato, come si è già detto, ma la cosa inaspettata è che entra in aula con Sepp Blatter in qualità di difensore.
Sono poi presenti tre personaggi in qualità di difensori di Zidane: Diego Armando Maradona, Valentino Mazzola e Johan Cruijff.
E Zidane? Dov'è? Si trova in mezzo al pubblico spettatore, perché non porterà alcuna deposizione alla sbarra. Ha già fatto parlare il campo, e per Gagliani è sufficiente.
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Ecco, questo è il contesto in cui il giudice-autore, Annibale Gagliani, ripercorre in dieci capitoli ventuno momenti, tenebrosi e luminosi, infernali e paradisiaci, della carriera di Zidane. Al termine del processo, ovviamente, c'è una sentenza, e l'autore ha deciso di stupirci anche lì. Eupalla sarà colpevole delle nefandezze e avversità accadute a Zinédine Zidane nel corso della sua carriera, oppure no? La conclusione del libro è degna dei finali dei film del regista Quentin Tarantino: tanto inaspettati quanto cruenti.
Annibale Gagliani presenta quindi con uno stile personale la carriera di "Zizou" Zidane: le gesta, la classe infinita, le cadute, l'ascesa, le ricadute, l'apogeo, il finale di carriera degno di una tragedia aristotelica. Il libro, peraltro, si presenta anche come un ottimo spunto per riflessioni su argomenti di taglio storico-culturale, visti i numerosi richiami ad argomenti di tale tipo, come: il gioco della pallacorda, la battaglia di Gaugamela, la tragedia aristotelica, l'arte di Caravaggio, la questione dell'indipendenza dell'Algeria dalla Francia, e molti altri ancora.
Intorno alla figura di Zinédine Yazid Zidane, quindi, calcio, cultura, narrativa e romanzo poliziesco si mescolano tra loro per dar vita a un'opera entusiasmante, bizzarra, affascinante e unica.
Scheda del libro
Titolo: Sentenza Zidane
Sottotitolo: Empireo e tenebra di un 10 in rivolta
Autore: Annibale Gagliani
Casa editrice: Battaglia Edizioni
1^ edizione: 2022
N° di pagine: 2022
Autore
Annibale Gagliani nasce a Mesagne, in provincia di Brindisi, nel 1992. Scrittore. Giornalista pubblicista, docente di Lettere, studioso della lingua italiana. Lavora per l'Università del Salento e per quella del Molise; inoltre, è saggista per l'Enciclopedia Treccani e collabora con la rivista Contrasti.
Marco Fontanelli
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