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Intervista a Deno Bonopera: "Credete nei vostri sogni!"

Deno, che vanta un'esperienza in Serie A con il Bologna, allena i portieri delle giovanili azzurre e del San Marino Femminile, dirige una scuola di formazione calcistica, scrive libri e collabora con Youcoach. Conosciamolo meglio!

Deno, desidero ringraziarti fin da subito per l'intervista e per la cortesia.

Chi è Deno nella vita quotidiana?

Principalmente un papà innamorato! Inoltre, ho la fortuna di fare ciò che amo tutti i giorni, allenando e cercando di aiutare i giovani a realizzare i propri sogni!

Quali sono le tappe fondamentali del tuo percorso sportivo? Come sei arrivato ad allenare?

Prima di allenare ho vissuto tanti momenti belli. Ho una famiglia molto presente, che mi ha sempre sostenuto e seguito. Il momento più brutto è stato l'incidente, ero in paradiso e all'improvviso catapultato all'inferno.

Deno, perché proprio portiere?

Per mio papà… Lui giocava e io per emularlo ho iniziato ad andare in porta sin da subito: andavo a vederlo tutte le partite e mi mettevo dietro alla porta. Da lì, è iniziato tutto.

Come nasce l'idea di allenare?

Dopo l'infortunio mi sono detto "e adesso?" Ho sempre vissuto di calcio, sentivo che avevo ancora tanto da dare, da trasmettere. Ho deciso di intraprendere la carriera da preparatore dei portieri perché questo percorso coniuga le mie doti e le mie conoscenze sportive, la mia storia e le mie qualità umane.

Il Catenaccio segue da vicino il Calcio Femminile. Come lo vivi dall'interno?

Credo sia indispensabile confrontarsi con un'esperienza simile per crescere. È un settore in via di sviluppo, che ha bisogno di professionisti e di professionalità. Da poche ore c'è stato il salto professionistico del calcio femminile: un ottimo risultato per tutto il movimento. Per quanto riguarda il ruolo del portiere femminile, bisogna lavorare per cercare di sopperire alle differenze morfologiche e atletiche, coltivando i punti di forza atletici e mentali. Ci sono differenze con gli altri sport: nella pallavolo femminile, ad esempio, la rete è più bassa rispetto a quella maschile. Nel calcio non è così: le misure della porta sono identiche.

Come sei arrivato alla San Marino Academy? Il progetto del Titano è intrigante.

Sono arrivato a San Marino nel 2012 grazie a Ermanno Ferrari, un grande conoscitore di calcio che al tempo lavorava per la Juventus. Ferrari era stato informato che sarebbe nato un gran bel progetto. Così, ha suggerito al San marino il mio nome, garantendo per me. Ci siamo trovati benissimo: è stata e continua ad essere un'esperienza sportiva e professionale estremamente gratificante. In questi anni, 3 ragazzi che ho allenato tra i giovanissimi e gli allievi nazionali Lega Pro sono saliti nel calcio professionistico! Inoltre, per quanto riguarda il versante femminile, 3 ragazze che ho allenato sono diventate portieri della nazionale italiana, nelle rispettive categorie.

Come arriva la chiamata delle giovanili azzurre?

In serie A, con la San Marino Academy, sono stato votato come 3° miglior preparatore dei portieri! Inoltre, Jacopo Leandri (attuale tecnico della Nazionale U16 italiana nonché capo Scouting) veniva spesso ad assistere alle sedute di allenamento da me guidate. Così, nel 2021, quasi a fine stagione, mi chiese di entrare a far parte del suo Staff in nazionale.

Quale è il metodo Bonopera, se dovessimo pensare a una tua filosofia o concezione?

La mia filosofia è riassumibile in tre elementi: il divertimento, la cura dei dettagli e la fiducia. Per quanto riguarda il primo ingrediente, è importante che ogni allenamento sia divertente e stimolante. Inoltre, l'atleta deve capire cosa stiamo facendo e conoscere il percorso intrapreso. Per quanto riguarda il secondo ingrediente, mi piace spiegare ai ragazzi e alle ragazze tutto quello che faccio e le ragioni. È giusto condividere la programmazione con i diretti interessati, rendendoli consapevoli. Infine, per quanto riguarda la fiducia, ritengo sia necessaria per riuscire a esprimersi a 360°. Questo vale sia per gli atleti e le atlete, sia per lo Staff. Per questo voglio instaurare sempre un rapporto di fiducia reciproca: ne beneficia l'ambiente.

Ci parli della tua scuola portieri?

La mia scuola portieri è come un'altra figlia! È nata 5 anni fa. Uno dei motivi per cui sono così legato alla scuola portieri è che è nata tra paure e incertezze e le ho garantito la massima cura e attenzione. Il progetto si è rivelato vincente: non avrei mai pensato di riscuotere un simile successo. In questi anni, dalla mia scuola sono passati professionisti e dilettanti, atleti e atlete di tutte le età. È molto gratificante sapere che ragazzi e ragazze aspettano ogni anno il mio invito per partecipare a questo programma di allenamenti speciale.

Posso chiederti qualche informazione in più sulla tua scuola?

È una scuola a numero chiuso, in modo che ogni singolo portiere sia seguito e valorizzato il più possibile. Ho scelto di non pubblicizzarla perché preferisco essere io a invitare atleti e atlete che mi hanno colpito nel corso della stagione. Questa scuola portieri si svolge durante la stagione estiva, nei mesi di giugno e luglio: non solo perché è uno dei migliori periodi dell'anno, ma anche perché c'è la possibilità di lavorare senza lo stress degli altri impegni, tra cui il campionato. Ne beneficia il lavoro: c'è maggiore possibilità di focalizzarsi sui propri punti deboli, sulle proprie insicurezze e sul modo per superarle insieme. È un modo per essere pronti e in ottima forma per la stagione successiva.

Cosa è Youcoach? È vero che hai pubblicato un libro?

Youcoach è una piattaforma molto famosa, che tratta argomenti utili per formare ed aggiornare allenatori di calcio. Io sono stato contattato per sviluppare l'Area Portieri: siamo 4 in tutta Italia. Il responsabile, poi, mi ha chiesto di scrivere e ideare un E-book su un testo tecnico, specifico del portiere. Così, dopo 5 mesi di lavoro, a marzo 2021 è uscito il mio E-book che si intitola "La presa del portiere". Non avrei mai pensato di poter raggiungere un traguardo così gratificante a soli 36 anni. Sarò sempre grato a Youcoach per questa grande opportunità!

Versatile e capace di gestire più progetti contemporaneamente. Quale è la tua ricetta?

Mi piace spaziare e portare avanti tanti progetti, con l'unico fine di poter aiutare i giovani a realizzarsi. Il calcio non è solo il campo da gioco. Ci sono molte dimensioni che compongono il calcio. Si possono creare progetti e iniziative per coinvolgere tutti, in diversi modi. Mi piace sperimentare, innovare e mettermi alla prova continuamente per superare le prove e le difficoltà che la vita ti presenta: il calcio è anche questo.

Il 2022 è stato e sarà un anno ricco di appuntamenti per te

A marzo sono stato a Torino, ospite dell'associazione sportiva degli "Insuperabili", per un progetto molto importante, a cui tengo particolarmente e che spero di riuscire a realizzare. Pochi giorni fa è uscito un nuovo E-book (il secondo) per Youcoach, sempre per l'area portieri. Si tratta di un eserciziario che comprende diverse proposte, mie e di altri 2 colleghi preparatori. In estate, avrà luogo la scuola portieri. Dal 20 giugno fino al 29 luglio sarò impegnato in questa meravigliosa esperienza. Infine, in qualità di tecnico federale italiano, svolgerò dei Workshop e dei Clinic per portieri e preparatori dei portieri. Ho molti progetti presenti e futuri: questo mi rende orgoglioso e molto felice!

Hai un messaggio o un augurio da rivolgere ad atleti e atlete?

Sì, vorrei chiudere con un messaggio per tutti gli sportivi: "Continuate a credere nei vostri sogni!"

Grazie mille per questa splendida intervista!! Siete dei grandi professionisti! Un saluto a tutti!

Deno Bonopera

Si ringrazia Deno Bonopera per la gentilezza e la squisita disponibilità. Gli rinnoviamo i migliori auguri per il proseguimento della sua carriera e dei suoi progetti e ci complimentiamo di nuovo per tutto con lui!

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